E poi, senza nemmeno che te ne accorga arriva il giorno della partenza, non hai ancora sanato gli ultimi dubbi su cosa portare e cosa no e non hai vinto la paura di volare.
Fingere di non pensarci non è servito a molto perché tra qualche ora mi toccherà affrontare la mia più grande paura.
Ho abbandonato il flash all’ultimo secondo, anche se so che me ne pentirò, porto con me un solo obiettivo e tante cose inutili che di sicuro non userò ma si sa che gli appassionati di fotografia sono strana gente.
Per la prima volta avrò con me una videocamera e quindi dovrò dividermi tra foto, video, questo diario di viaggio e forse la vacanza.
E’ strano che sia così passivo, forse non ho ancora realizzato che domani, una parte del mio più grande sogno sarà realizzata, per la prima volta andrò in Giappone ed avrò venti giorni per girarlo un pochino.
Non ho avuto il coraggio di dire quasi a nessuno del viaggio, la superstizione tipica dei napoletani me l’ha impedito. Così nell’era dei social e della vita condivisa, il mio viaggio sarà socialmente aperto solo a partire dal mio arrivo in Giappone.
Forse è il caso che ora chiami mia madre e smetta di pensare alle cose da fare, quelle da dire ed al volo.