Il Dashi (出汁, だし) è un brodo leggero di pesce, indispensabile nella cucina giapponese. Viene usato come base per le minestre e come insaporitore per molti piatti tipici.
Shizuo Tsuji, uno chef che insegno per anni cucina giapponese nel mondo, scrisse era possibile sostituire il Dashi con molti brodi simili, ma senza di esso nessun piatto poteva dirsi veramente giapponese. Il dashi era l'unica cosa in grado di dare ad alcuni piatti quel sapore autentico giapponse.
Il Dashi fà da base anche alla misosoup (zuppa di miso), ai noodles in brodo e tanti altri piatti come il tamago.
La ricetta tipica del dashi prevede un semplice brodo preparato facendo bollire l'alga kombu e grattugiando con il kezurikatsuo, un apposito utensile, il tonno secco affumicato e fermentato che i giapponesi chiamano katsuobushi. Alla fine della cottura si filtra il tutto ed il brodo ottenuto è il Dashi.
Il valore nutritivo del dashi era già noto in passato ai monaci buddisti, ai quali era proibito l'uso di qualsiasi ingrediente di origine animale.
Al giorno d'oggi è difficile trovare il dashi preparato fresco in Giappone, la maggior parte della gente sa quello istantaneo, granulato o liquido per prepararlo.
Ci sono altri tipi di dashi rispetto a quello classico che sono:
Nel 1908, lo strano e forte sapore del dashi fu identificato come il quinto dei sapori fondamentali percepiti dalle cellule recettrici presenti nel cavo orale umano. Questo sapore fu chiamato Umami, quinto sapore ed in parole povere prese ad indicare quanto un piatto fosse o meno saporito.