Il
takoyaki è uno dei piatti simbolo di
Osaka, quella che può essere considerata senza dubbio la capitale gastronomica del giappone.
Gli abitanti di Osaka ne sono talmente ghiotti che ne mangerebbero in continuazione.
Takoyaki significa letteralmente polpo arrosto, il polpo è infatti l'ingrediente principale di un takoyaki che impastato con una pastella a base d'uovo forma la polpetta da arrostire o friggere. Dopo aver cotto il takoyaki lo si condisce il con kazuo (tonno essiccato) ed una salsa simile a quella che si usa per l'okonomiyaki.
Il takoyaki viene cotto in delle apposite padelle di ghisa con una serie di semi-sfere cave, dove vanno messe le polpettine per la cottura.
La teglia viene oleata e scaldata, quando raggiunge la giusta temperatura si versa dentro il composto che viene poi girato con un apposito ferro fino a che il guscio esterno non diventa tutto ben dorato.
Si ottengono così delle polpette sferiche grandi quanto una pallina da golf o nella versione più grande quanto quella da tennis che vengono poi conditi in vari modi. Il condimento più comunque è quello con maionese, salsa takoyaki (una specie di ketchup con salsa di soia), aonori e kazuo.
Raramente vengono serviti dei takoyaki in un pranzo o cena giapponese, specialmente in casa è difficile trovare le piastre adatte alla cottura, anche se la tecnologia ha permesso la diffusione di piccole piastre elettriche da tokayaki che sono vendute nei supermercati come elettrodomestico da casa.
Nelle strade invece è facile trovare dei banchetti che li servono appena fatti o dei veri e propri negozi specializzati.
Il takoyaki viene servito bollente e consumato quasi subito, senza aspettare che si freddi. La speciale doratura che si forma sul guscio dopo la cottura riesce ad isolare la parte interna dall'esterno, facendo si che questa mantenga per lungo tempo un'elevata temperatura.
E' facile ustionarsi lingua e palato se si infila la polpetta in bocca pensando che sia fredda.
Se andate ad una sagra (
Matsuri) non manca mai un banchetto che prepara i Takoyaki da asporto e li serve in apposite vaschette di plastica.
Una strana credenza popolare vuole che questi che questi omoni che stanno dietro le bancarelle a far girare con gli spilloni le palline di takoyaki nella piastra, siano degli ex teppisti o appartenenti alla Yakuza che hanno deciso di cambiar vita e dedicarsi ad una professione onesta.
Nel 2002, quando ci sono stati i mondiali di Giappone e Corea, non era difficile trovare sulle locandine di uan famosa catena produttrice di Takoyaki il volto dell'arbitro Collina.
L'arbitro, diventato popolare per la sua immagine severa e precisa, si prestò ad una campagna pubblicitaria giocata tutta sulla somiglianza della sua testa pelata e rotonda con i takoyaki.
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