Una volta saldamente installato al potere, il clan
imperiale fu costretto a
cercare al di fuori i principi politici e morali che giustificassero la sua
preponderanza politica e le istituzioni che gli consentissero di instaurare
nell'arcipelago un'embrionale amministrazione.
A tale duplice scopo si attinse ai classici
confuciani e ai sutra (libri canonici) buddhisti; nello stesso tempo
furono prese a modello le istituzioni cinesi. Durante sei secoli, periodo in cui
veniva introdotto il buddhismo, si compì nell'arcipelago una rivoluzione
culturale, politica ed economica, che inserì il Giappone nella sfera di
influenza cinese.
Il capo del clan imperiale si convertì al buddhismo e assunse
il titolo cinese di
imperatore (Tenno): l'antica aristocrazia dei clan alleati
al clan imperiale non rinnegò la sua origine "divina", ma rafforzò il suo potere
sacrale attraverso i concetti di lealtà e di responsabilità derivanti dal
confucianesimo cinese.
L'epoca di Nara, così chiamata dal nome della prima
capitale fissa, Nara (costruita nel 710), fu caratterizzata dall'assimilazione
della cultura cinese (introduzione della scrittura ideografica, redazione di
cronache nazionali
Nihongi e di un codice di leggi
Taiho, riforma agraria) e
dalla preminenza dell'antico clan dei Fujiwara.
Nel 794 con il trasferimento della capitale a Kyoto si aprì la cosiddetta
epoca di Heian (antico nome di
Kyoto) che durò fino al 1185. Questo periodo fu contrassegnato dalla graduale
perdita di influenza del clan Fujiwara, i cui capi avevano esercitato dall'866
all'882 funzioni di reggenti; sul piano religioso si assistette alla
trasformazione del buddhismo che si
giapponesizzò e compenetrò sempre più la
vita nazionale. D'altra parte una nuova aristocrazia terriera tese a riunire
nelle sue mani le terre che le leggi del VII e dell'VIII sec. modellate su
quelle cinesi avevano distribuito tra numerosi piccoli coltivatori.
La nuova classe aristocratica beneficiava di numerose esenzioni fiscali e aveva un
carattere militare ben marcato: i suoi membri guerreggiavano continuamente tra
di loro e con gli Ainu, che abitavano nella parte settentrionale di Honshu.
Verso il 1150 non restavano in lizza che due grandi famiglie, i
Taira e i
Minamoto.
I Taira divennero abbastanza potenti da estromettere i Fujiwara,
dopo di chè si scontrarono con i Minamoto, dando inizio a un periodo di aspre
lotte che costituì l'età aurea della cavalleria giapponese: la battaglia navale
di Dan-noura (1185) consacrò il trionfo della casata dei Minamoto.
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