È una delle giornate di festa nazionale del Giappone e ricade a ridosso dell'equinozio d'autunno.
Questa festa segna il passaggio alla nuova stagione ed in passato era un momento veramente importante per i contadini e per i raccolti.
Fa parte dei 24 Setsubun, i giorni di transizione più importanti dell'anno, che segnano il passaggio da un periodo all'altro.
La festa che ricade il 23 settembre viene chiamata
Shuubun No Hi o
Higan no Chu-Nichi.
Il secondo nome deriva antiche tradizioni Buddhiste e dalla festa dell'Higan che significa "altra sponda" derivata da Hi(altro, al di là) e Gan(sponda).
Cosi come in primavera si festeggia l’Haru No Higan andando a vedere la fioritura dei ciliegi, in autunno si usa festeggiare la pioggia delle foglie d'acero, un albero sacro in giappone.
In questo giorno solitamente i giapponesi vanno a visitare i propri defunti ed offrono loro degli cibo e fiori, pregano ed accendono incensi.
I cibi che vengono offerti sono di forma rotonda perchè si pensa che sia una forma particolarmente gradita agli spiriti degli antenati.
In questo stesso giorno si festeggia anche lo Tsukimi, che è una festa dedicata all'osservazione della luna.
Tsukimi la festa per guardare la luna
Tsukimi significa
guardare la luna da tsuki(luna) e mi(guardare) ed è un’antica festa di origine cinese importata in Giappone.
In passato veniva chiamata Festa della luna di mezzo autunno e si festeggiava esattamente il 15esimo giorno dell’ottavo mese del tradizionale calendario lunare giapponese.
Nel giorno di festa si organizzavano celebrazioni e banchetti in onore della
Signora della Notte.
La popolarità di questa festa crebbe così tanto che decisero di adottarla tra le festività giapponesi dandole il nome di Tsukimi.
Questa festa apparve in giappone nel periodo Heian quando i nobili di corte erano soliti riunirsi per contemplare la luna e il cielo stellato componendo musica e Haiku.
In seguito nell'epoca Edo questa abitudine nobile divenne una tradizione popolare fino a coinvolgere i contadini che adottarono questa festa come ringraziamento alle
divinità per aver ricevuto un buon raccolto e come preghiera per l'abbondanza dei futuri raccolti.
Per secoli la luna ha avuto a che fare con le fasi della semina, i cambi di stagione ed i raccolti, quindi è naturale che questa sia diventata una festa contadina.
Questa festa è talmente sentita che viene comunque festeggiata anche in caso di maltempo, quando la luna non è visibile perché nascosta dietro le nuvole.
Per l'occasione si preparano cibi speciali come i famosi
Tsukimi Dango (dolcetti di riso), alcuni hanno la forma di coniglietti, altri sono invece tondi e vengono impilati uno sull'altro fino a formare una piramide.
Questi dolci vengono una volta preparati vengono messi vicino alla finestra, in veranda o in un luogo all'aperto dove è possibile mangiarli mentre si ammira il bagliore della luna.
Oltre ai dolci ci si dedica anche ad adornare la casa con fiori freschi, frutta e verdura autunnale. Tutti auguri per la nuova stagione che vengono poi consumanti la sera insieme ai propri cari.
Se partecipaste ad una di queste cerimonie potreste sentire i bambini canticchiare una specie di ninna nanna alla luna chiamata
Tsuki che recita più o meno così
Deta deta tsuki ga
Marui marui manmarui
bon no you na tsuki ga
Kakureta kumo ni,
kuroi kuroi makkuroi,
sumi no you na kumo ni.
Mata deta tsuki ga,
marui marui manmarui,
bon no you na tsuki ga.
In italiano sarebbe più o meno così:
La luna sta spuntando, la luna sta spuntando
larga e tonda, larga e tonda, tonda, tonda
bianca e tonda come un piatto sta spuntando
Si sta nascondendo, si nasconde la luna
Dietro le nubi, scure nubi, nubi nere nere
bianca e tonda come un piatto si nascondera presto
La luna appare e riappare,
larga e tonda, larga e tonda, tonda tonda,
come un piatto la luna pena apparirà.
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