Il suikinkutsu (水琴窟, letteralmente "koto d'acqua nella cava") è uno strumento musicale che fa anche da ornamento per i giardini.
E' composto da una cavità scavata nella roccia, riempita parzialmente d'acqua ed un foro posto nella parte alta della cavità. Tradizionalmente questo foro è posto di fianco al chozubaki, il bacino usato per lavarsi le mani durante il cerimoniale del tè.
L'acqua che trabocca dal chozubachi gocciola attraverso l'apertura posizionata al livello del terreno e cadendo nell'acqua contenuta nella cavità rocciosa emette un gradevole suono, simile a quello di un campanello o di un
koto, lo strumento tradizionale giapponese.
La Storia
In passato i suikinkutsu erano conosciuti come tosuimon (洞水門), ma si trovavano raramente nei giardini giapponesi.
Molto probabilmente nei primi utilizzo del bacino per lavarsi, veniva seppellito un contenitore capovolto, avente funzioni di drenaggio. I suoni prodotti da questo contenitore avrebbero indotto i giardinieri giapponesi a cercare di migliorarne la qualità.
Dalla meta del periodo Edo (1603-1867) ci fù un aumento di popolarità di questi dispositivi sonori che presero il nome suikinkutsu.
Fù in questo stesso periodo nacquero i primi chozubaki.
Il famoso maestro della cerimonia del tè Kobori Enshu, aveva nel proprio giardino uno suikinkutsu, per questo motivo gli venne attribuita l'invenzione dello strumento musicale.
Al termine del periodo Edo, la costruzione di nuovi suikinkutsu divenne meno frequente ma tornò in voga durante l'Era Meiji(1867-1912).
Nel periodo Showa, all'inizio del ventesimo secolo, i suikinkutsu erano stati dimenticati. Un'indagine sul tutto il giappone del professor Katsuzo Hirayama dell'Università di Agricoltura di Tokyo nel 1959, riportò alla luce soltanto due suikinkutsu.
Entrambi i reperti trovati erano inutilizzabili e pieni di terrra.
Un giornalista dello Shimbun scrisse un articolo sul suikinkutsu nel 1982 chiedendo informazioni sull'argomento ai lettori.
Questo articolo suscito un interesse tale da causare la riscoperta di molti suikinkutsu ed una lunga serie di articoli successivi sull'argomento.
Pochi anni dopo, nel 1985, la NHK mandò in onda sulla TV giapponese una trasmissione sui suikinkutsu. Questa fù la scintilla che diede origine ad un vero e proprio revival di questa tradizione ormai perduta, al punto che furono creati molti nuovi suikinkutsu utilizzando le tecniche moderne di costruzione.
Il metodo tradizionale di costruzione
Costruire un suikinkutsu è veramente un operazione difficile. Tutte i componenti devono essere accuratamente accordati tra loro per garantire una buona resa acustica.
La parte più importante di un suikinkutsu è la pentola capovolta e seppellita. Inizialmente si utilizzavano le giare usate per immagazzinare riso o acqua.
Queste erano fatte di ceramica sia smaltata che non, anche se recentemente sono divenuti disponibili in commercio dei suikinkutsu di metallo.
Le giare non smaltate sono considerate le migliori, perché la superficie ruvida contribuisce alla formazione di gocce d'acqua.
L'altezza varia dai 30 centimetri ad 1 metro ed il diametro tra i 30 ed i 50 centimetri. La cavità nella parte alta è larga circa 2 centimetri.
Una giara di qualità suonerà come se fosse una campana quando viene colpita. E la caratteristica fondamentale per costruire un buon suikinkutsu è che suoni bene.
Se la giara è incrinata o difettosa non produrra un buon suono e si otterrà un prodotto di scarsa resa e qualità.
Il suikinkutsu solitamente poggia sottoterra su un letto di ghiaia, la base sotto la giara a volte è cementata con della malta, mentre in altri casi la si poggia solamente su un terreno d'argilla.
Il tubo di drenaggio garantisce che il livello d'acqua nel suikinkutsu non salga mai troppo.
A volte si utilizzano mattonelle di cerameica per rivestire i lati del contenitore.
Al di sopra del suikinkutsu vengono messe delle pietre grandi più o meno quanto un pugno per nascondere la giara.
Lo stile ed i materiali utilizzati per realizzare il suikinkutsu variano molto, spesso a seconda della località.
Di solito viene sotterrata un'unica giara, seppellita sottoterra di fronte al bacino di pietra ma in alcuni rari casi si possono trovare due suikinkutsu adiacenti.
Un esempio sono quelli al castello di Iwasaki, nella città di Nisshin, prefettura di Aichi, oppure nel campus del Takasaki Art Center College, a Takasaki, prefettura di Gunma, o all'università di Kyōto.
In questi casi è complicato disporre due cavita del diametro di 50 centimetri vicino al chozubaki, lasciando lo spazio per lavarsi le mani e facendo si che l'acqua sgorghi in entrambe le campane, così in questi casi l'acqua viene versata intenzionalmente per emettere il suono.
Variazioni moderne
Oggi esistono molte varianti moderne nella realizzazione di un suikinkutsu, quelli più moderni non sono sempre costruiti vicino ad un chozubaki come vorrebbe la tradizione.
Alcuni suikinkutsu possono essere costruiti in un punto in cui l'incessante fluire dell'acqua dia origine ad un continuo suitekion, preferendolo all'alternarsi di ryusuion e suitekion.
In commercio è facile trovarne alcuni costruiti in metallo e non è detto che questi vengano interrati.
Alcuni suikinkutsu sono costruiti fuori dal terreno e sono parti di sculture, altri vengono vengono progettati ed installati in ambienti chiusi.
Gli esercizi commerciali come i ristoranti, i negozi e gli uffici, possono amplificare il suono di un suikinkutsu installato all'intenro o esterno e diffonderlo tramite altoparlanti, o installare una tubatura addizionale per convogliare il suono da un ambiente all'altro.
Acustica
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Il suono prodotto dallo suikinkutsu viene chiamato suikinon e viene suddiviso in due tipi di suoni, ryusuion e suitekion. Il ryusuion è il suono delle prime gocce che cadono dal chozubaki quando si inizia a lavarsi le mani.
Il suitekion indica il suono prodotto dalla maggior quantità d'acqua che cade dopo il lavaggio e quello delle gocce finali.
Nei suikinkutsu di qualità le gocce d'acqua provengono da diversi della giara. Maggiormente per le giare non smaltate che grazie alla superficie ruvida, trattengono meglio l'umidità e favoriscono la formazione delle gocce in più punti.
Anche la forma della giara è importante, perchè amplifica il suono generato delle gocce che cadono sull'acqua.
Vicino a certi suikinkutsu si può trovare un tubo di bambù che può essere utilizzato per amplificare ulteriormente il suono.
Basta poggiare a terra una delle sue estremità in corrispondenza della cavità del suikinkutsu, ed accostare l'orecchio all'altra estremità per ascoltare il suono amplificato.
Non esistono suikinkutsu che riproducono lo stesso suono, il suono di ogni suikinkutsu è unico.
Filosofia
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L'idea alla base del suikinkutsu vuole che lo strumento sia nascosto alla vista, per questo sotto terra, e che il visitatore lavandosi le mani, ascolti inaspettatamente il piacevole suono provenire da sotto terra.
Quindi il gesto di lavarsi le mani può essere considerato come suonare suonare lo strumento.
Il suono limpido prodotto dalle gocce d'acqua viene descritto come rilassante, distensivo, e pacificante.
Curiosità
Nel 1995 è stato messo in commercio da parte della Victor Records un CD su cui è stato registrato il suono del doppio suikinkutsu del campus del Takasaki Art Center College.
Un artista ha anche composto un albun sintetizzando i suoni dello suikinkutsu con il computer ed altri musicisti hanno scelto di utilizzare questo strumento nelle loro registrazioni moderne.
La musicologa Naoko Tanaka è una ricercatrice esperta nell'ambito dei suikinkutsu.
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