Nella struttura degli haiku c'è sempre almeno un
kireji (切れ字, parola che taglia), una sorta di interruzione, che può essere tradotta come una virgola, un punto o anche un trattino.
Queste interruzioni utilizzano in giapponese delle parole speciali non traducibili, che possono essere
ya や,
kana かな e
keri けり.
Il kireji è un ribaltamento semantico o concettuale, uno stravolgimento del significato che può essere inserito in qualsiasi posizione nel testo del componimento,
anche se nei componimenti tradizionali risalenti agli hokku, questo stacco (
kiru 切る) deve preferibilmente essere messo alla fine del primo o del secondo verso.
E' utilizzato per collegare due concetti che visivamente proiettano immagini apparentemente distanti fra loro e non collegabili in maniera semplice ma che riescono poi ad unirsi tra loro nella poetica completando la scena di significato.
Possimao prendere come esempio un haiku di
Masahide, dove il trattino rappresenta questo salto:
Il tetto s'è bruciato...
ora posso vedere la luna.