I romaji sono i caratteri romani (latini) utilizzati per la trascrizione delle sillabe giapponesi. Il sistema di trascrizione usato è il sistema Hepburn, secondo il quale le vocali si pronunciano come in italiano e le consonanti come in inglese, si tenga comunque presente che:
ch è un'affricata come l'italiano "c" in "cesto"
g è sempre velare come l'italiano "g" in "gatto"
h è sempre aspirata
j è un'affricata come l'italiano "g" in "giraffa"
s è sorda come nell'italiano "sasso"
sh è un'affricata come l'italiano "sc" in "scelta"
u in su e in tsu quasi muta e assorbita
w è pronunciata come una "u" molto rapida
y si pronuncia come l'italiano "i" in "iena"
z è dolce come nell'italiano "isola" oppure è come in "zolla" se iniziale o dopo N
Il trattino sulle vocali (presente nei testi stampati) indica l'allungamento delle stesse. I font del computer non dispongono di vocali sopralineate, per cui Giappone Mania adotta vocali con dieresi per indicare tale l'allungamento.
Attenzione alle seguenti particelle:
che segue un sostantivo o una frase, si pronuncia e si scrive "WA"
che segue un complemento oggetto, si pronuncia e si trascrive "O"
che segue un complemento di luogo, si pronuncia e si trascrive "E"
Dato che in giapponese esiste la singola "N" ma non la singola "M", è errato usare quest'ultima davanti alle labiali "m", "b" e "p" (come avviene nelle traduzioni inglesi) e quindi scrivere "shimbun", "tempura", "kempo" e "Jimmu". La corretta grafia è shinbun, tenpura, kenpo e Jinmu.
Quando invece la singola "N" può risultare ambigua, ossia nella trascrizione può risultare come componente della sillaba che segue, è meglio dividerla con un apostrofo. Esempio: il nome dello scrittore Tanizaki è composto dalle sillabe ju-n-i-chi-ro e quindi si deve scrivere jun'ichiro (se si scrive "junichiro" le sillabe diventano ju-ni-chi-ro).
La trascrizione delle frasi segue le convenzioni occidentali secondo le quali le parole sono staccate le une dalle altre; la maiuscola viene adoperata per la prima lettera della frase e per i nomi propri (tuttò ciò non è comunque valido per la scrittura giapponese).