Nel teatro classico giapponese, è usato per distinguere tre cose diverse:
l'intervallo, solitamente un monologo, tra la prima e la seconda parte di un dramma No
l'attore che del no recita tale intervallo
Una forma teatrale assolutamente indipendente dal no che in unino con questo, ha dato vita a un unico, complesso modello di teatro.
Il kyogen del no, detto anche aikyogen (ai significa appunto intervallo), è una narrazione affidata all'attore omonimo, privo di maschera, e intesa essenzialmente a ricapitolare, a riassumere la trama di un no in una lingua più semplice, corrente e accessibile anche a un pubblico non molto colto.
Il kyogen è assimilabile alla commedia di costume, proponendo una critica sociale che si sostanzia in opere di volta in volta ironiche, satiriche, grottesche, tragicomiche, ma anche commoventi e poetiche.
Sorto, come il no, nel sec. XIV dalla commistione delle diverse manifestazioni pre-teatriche, specialmente quelle del dengaku" e del sarugaku, il kyogen. segnava con il no il passaggio definitivo dal pre-teatro al teatro in senso proprio.