I norito Sono i discorsi solenni indirizzati ai kami dai sacerdoti della famiglia Nakatomi nell'epoca Nara, per ottenere le benedizioni o ringraziare gli Dei.
Sono scritte in uno stile di giapponese arcaico, solenne e maestoso per rispettare la credenza del Kotodama, cioè il potere spirituale presente nelle parole.
I norito sono ricchi di antitesi e metafore sapientemente elaborate per la regalità e l'eleganza.
I norito più importanti ed antichi sono 27, provenienti dal libro Engi shiki(Cerimoniale dell'era Engi), scritto nel 927 d.C..
Nei norito ci sono parole di lode per i Kami, vengono elencate le offerte che vengono poste, c'è quasi sempre il nome del Dio a cui ci si rivolge
e spesso anche il nome del fedele che ha commissionato la preghiera.
Quando nel periodo Meiji nacque il Kokka Shintu, lo Shintoismo di Stato, vennero standardizzate tutte le formule dei norito,
ma dopo la seconda guerra mondiale, venne liberalizzato l'utilizzo di qualsiasi formula di Norito.
Nei norito moderni, utilizzati oggi giorno nei templi, le formule sono più semplici, meno solenni e prive di incisività.
Come esempio vi riproponiamo alcuni dei norito più famosi:
TOSI GOHI NO MATURI
(Festa per la supplica del riso)
Uno dei norito più lunghi, preghiera per raccolti abbondanti e per la prosperità della Casa Imperiale,
è rivolto a tutti i Kami della terra e viene recitato il quarto giorno del secondo mese dell'anno, nei templi della
capitale e nelle sedi locali di governo.
La parte più importante di questo norito è la preghiera Kami Supremo del Grano.
In passato veniva officiato da un sacerdote del Clan Nakatomi, in presenza di altri sacerdoti provenienti da tutto il Giappone.
KASUGA MATURI
Due volte all'anno, nel secondo e nell'undicesimo mese, si tiene una festa nel Santuario Kasuga di Nara.
Il Santuario di Kasuga è il santuario della famiglia Fujiwara, ramo del clan Nakatomi.
In questa festa molto un sacerdote del clan Nakatomi, prega i Kami (Kasima, Katori e Hirawoka)
che sono i protettori della famiglia Fujiwara per benedire la Corte Imperiale e le famiglie nobiliari.
HIROSE NO OHO IMI NO MATURI
Questo norito, conosciuto anche come Oho imi (Grande Astinenza) è recitato da un messaggero imperiale inviato alla festa del Santuario di Hirose (moderna prefettura di Nara).
La festa si tiene due volte all'anno, nel quarto e nel undicesimo mese. Si prega il kami donna del Cibo del tempio Hirose per ottenere dei raccolti abbondanti.
Viene recitato dai sacerdoti locali e dai protettori della piantagione Imperiale.
TATUTA NO KAZE NO KAMI NO MATURI
(Festa dei Kami del vento di Tatsuta)
Viene recitato da un messaggero Imperiale mandato alla festa del Santuario di Tatuta (attualmente nella prefettura di Nara),
negli stessi giorni della festa di Hirose, nel quarto e settimo mese.
Si indirizza ai due Kami del Vento di Tatuta per avere raccolti abbondanti e per ottenere protezione dal vento e dalle inondazioni.
Viene celebrato in presenza dei sacerdoti locali e gli abitanti delle piantagioni Imperiali.
HIRANO NO MATURI
Questo norito è recitato da un messaggero imperiale alla festa del santuario di Hirano
(attualmente a Kyoto) che si tiene nel quarto e undicesimo mese.
Serve a benedire la Corte Imperiale ed è rivolto ad Imaki no Kami.
Nello stesso santuario, lo stesso norito viene anche indirizzato ai Kami Kudo e Furu aki
KUDO FURU AKI
Un altro norito recitato recitato nella festa di Hirano, che racconta delle origini di questi Kami, che si crede siano
divinità ancestrali di famiglie coreane immigrate in giappone i cui membri più importanti si sono sposati con alcuni membri della Famiglia
Imperiale Giapponese.
MINADUKINO TUKI NAMI NO MATURI
(Festa mensile del sesto mese)
Questo norito viene recitato durante il tuki nami la festa che si celebrata nell'undicesimo giorno del sesto e dell'undicesimo mese dell'anno.
Si prega per la prosperità dell' Imperatore e della Casa Imperiale.
Viene recitato da un sacerdote del clan Nakatomi in presenza di sacerdoti giunti da tutto il paese.
Ed è identico a quello recitato durante il Tosi gohi no maturi.
OHO TONO HOGAHI
(Benedizione del grande palazzo)
Questo norito serve a benedire e salvaguardare il palazzo dell'Imperatore.
Viene recitato sottovoce da un prete del clan Imbe durante le varie cerimonie di benedizione del palazzo,
che si tengono il dodicesimo giorno del sesto e del dodicesimo mese.
Lo stesso norito è recitato anche in occasioni speciali quale può essere il trasferimento in un nuovo palazzo.
MIKADO NO MATURI
(Festa delle porte)
Un sacerdote del clan clan Imbe subito dopo lo Oho tono hogahi recita questa formula di
benedizione per assicurare i cancelli del palazzo Imperiale alla protezione dei kami.
MINADUKI TUGOMORI NO OHOHARAHE
(Grande esorcismo dell'ultimo giorno del sesto mese)
Una formula di esorcismo letta durante la grande purificazione nazionale (Ohoharahe) che si
tiene negli ultimi giorni del sesto e del dodicesimo mese.
Il fine di tale esorcismo è rimuoere tutti i peccati Tumi (peccati o impurità) dal Koku .
Tutte le impurità dei nobili, i cortigiani ed i funzionari di palazzo, vengono con questo rito purificate gettando nel fiume i portatori del peccato,
pezzi di legno e canne di bambù.
Viene recitato in presenza di una Grande Assemblea di nobili e cortigiani, da un sacerdote del clan Nakatomi o del clan Imbe.
FUMI NO IMIKI
(Formula incantesimo per la presentazione della spada dal Fumi mo imiki di Yamato)
Un norito in cinese recitato davani all'Imperatore da rappresentanti di due famiglie coreane immigrate, i Fumi no
Imiki di Yamato e i Fumide di Kafuti.
Viene pronunciato due volte ogni anno, prima della lettura del Minaduki Tugumori no Ohoharahe.
All' Imperatore vengono presentate da ciascuna famiglia, due spade placcate d'oro e due figure rappresentanti esseri umani decorate con oro e argento.
L'imperatore espira su questi oggetti in modo da trasferirvi la sua sfortuna.
HI SIDUME NO MATURI
(Festa di pacificazione del fuoco)
Questo norito viene recitato al maturi che si tiene nel sesto e dodicesimo mese, generalmente gli
stessi giorni del Minaduki Tugumori no Ohoharahe, allo scopo di
prevenire incendi nel Palazzo Imperiale. La festa viene celebrata nei quattro angoli del palazzo dal clan Urabe.
MITI AHE NO MATURI
E' la festa dei banchetti per strada e si tiene due volte all'anno negli stessi giorni del Hi Sidume no Maturi, nel sesto e dodicesimo mese.
Viene officiato dal clan Urabe che per le strade dei quattro angoli della città, offrono cibo per espellere gli spiriti maligni che vorrebbero entrare.
Questo norito veniva anche pronunciato per mandare via le epidemie e la peste.
OHO NIHE NO MATURI
(Festa del banchetto dei primi frutti)
Questo norito viene pronunciato da un sacerdote del clan Nakatomi, durante la Festa annuale del Raccolto presso la Corte Imperiale
nell'ultimo giorno dell'undicesimo mese dell'anno della lepre.
La Nuova Festa del Banchetto del Grano, festeggiata ogni anno, si chiama Nihi name no Maturi (oppure Shinjosai).
La prima festa del raccolto celebrata durante il regno di ogni nuovo Imperatore si chiama invece Oho name no Maturi (Festa del Grande Banchetto).
In questa occasione arrivano offerte al Santuario Imperiale da ogni parte del paese. La festa prevede anche un banchetto con i prodotti dei nuovi raccolti che viene poi presentato ai Kami.
MITAMASIDUME NO IHAHI TO NO MATURI
Questo norito viene recitato da un sacerdote del clan Nakatomi nel dodicesimo mese, quando lo spirito
dell'Imperatore, che era stato onorato nella festa precedente, Tamasidume no Maturi (Festa di Pacificazione dello Spirito),
viene posto per un altro anno nel Santuario Ihahi to Shinden del Jingikan.
Lo stesso norito viene recitato in cerimonie simili per l'Imperatrice e per il Principe della Corona.
TOYO UKE NO MIYA
Questo è il primo dei nove norito collegati al Grande santuario di Ise.
Viene celebrato nella supplica del riso nel secondo mese dell'anno, e nella festa del sesto e dodicesimo mese.
Viene recitato da un messaggero Imperiale, un sacerdote del clan Nakatomi, quando presenta le offerte Imperiali al Naiku (tempio interno).
Un altro norito simile ivene pronunciato al Geku (tempio esterno).
ARA MATURI NO MIYA
(Grande Santuario di Ise:festa delle divine stoffe del quarto mese)
Questo norito viene pronunciato dal Guji (Alto Sacerdote) del Grande Santuario di Ise durante la festa tenuta due volte all'anno, il giorno 14 del quarto e nono mese, quando le
stoffe sacre tessute da membri dei clan Hatori e Womi vengono presentate al Naiku.
La cerimonia, dopo essere stata abbandonata per molti anni, è stata ripristinata.
ROKUGATSU NO MATURI
(Grande Santuario di Ise: festa del sesto mese)
Questo è il norito pronunciato dal Guji del Grande Santuario di Ise alla festa del del sesto e dodicesimo mese.
Nella stessa occasione un messaggero imperiale recita un secondo norito.
NAGATUKI NO KAMU NIHE NO MATURI
(Grande Santuario di Ise: festa dei divini primi frutti del nono mese)
Nel nono mese dell'anno, attualmente il 17 Ottobre, viene inviato un principe come messaggero Imperiale,
accompagnato da un membro del clan Nakatomi, uno degli Imbe e da uno del clan Urabe.
Il norito viene recitato dal membro del clan Nakatomi in occasione dell'offerta del nuovo ai Kami del Grande Santuario di Ise.
TOYO UKE NO MIYA
(Grande Santuario di Ise: stessa festa al Toyo uke no miya)
Questo è il norito pronunciato dal membro del clan Nakatomi nel Geku,
il giorno prima del Kamu nihe no Maturi
KAMU NIHE NO MATURI
(Grande Santuario di Ise: lo stesso banchetto dei divini primi frutti)
Questo
è il norito pronunciato nel Naiku e nel Geku dal Guji del Grande
Santuario di Ise, nella stessa occasione del Toyo uke no Miya e
del Nagatuki no Kamu nihe no maturi.
ITUKI NO HIME MIKO WO IRE MATURU TOKI
(Grande Santuario di Ise:quando la alta sacerdotessa assume il suo ufficio)
Questo
è un norito recitato dal prete del clan Nakatomi al Kamu nihe no
Maturi, durante il quale una nuova sacerdotessa compie l'ufficio per la prima volta. Questo norito viene recitato
immediatamente dopo il Nagatuki no Kamu nihe no Maturi.
TOYO UKE NO MIYA
(Grande Santuario di Ise: norito per lo spostamento del tempio del grande Kami)
Questo norito viene pronunciato sia nel tempio Naiku che nel Geku quando
appena costruiti vengono decorati con i tendaggi ed i mobili del vecchio santuario.
portati dal vecchio Santuario
Il Grande Santuario di Ise viene ricostruito ogni venti anni con
nuovi materiali, e i Tesori Sacri sono rimossi dal vecchio
tempio. Questo è il norito usato sia nel Naiku che nel Geku
quando i nuovi templi vengono decorati con tendaggi e mobilia
portati dal vecchio Santuario.
TATARU KAMI WO UTUSI YARU
(Mandare via un Kami vendicativo)
Questo
norito viene recitato in tempo di pestilenze o calamità allo
scopo di guidare fuori dalla capitale il Kami responsabile della
sfortuna, e quindi ripristinare la tranquillità. Il norito ha
due sezioni : la prima da un resoconto mitologico dell' origine
del trono, enfatizzando il soggiogamento dei Kami indisciplinati
prima che Ninigi discendesse dalle Pianure degli Alti Cieli; la
seconda, implora e quasi alletta i Kami vendicativi ad andare in
qualche altro luogo ed enumera varie offerte. Gli antichi
Giapponesi credevano che tutte le sfortune e calamità fossero il
risultato della volontà di vari Kami, che dovevano essere
placati per evitare quindi le loro intenzioni dannose. In alcuni
casi, come al Miti ahe no Maturi, l'appello viene fatto a
certi Kami tutelari in modo che siano loro ad allontanare i Kami
devastanti. Tuttavia le preghiere e offerte sono presentate
direttamente ai Kami ostili. L'intenzione non è quindi
soggiogarli, ma piuttosto persuaderli ad andare pacificamente in
qualche altro luogo.
SUMI NO YE
(Presentare offerte in occasione della spedizione di un inviato in Cina)
Questo norito è stato pronunciato, probabilmente per la prima volta, al
maturi dedicato al nuovo porto di Sumi no Ye (Osaka), dal quale
spedizioni per la Cina, partivano per i loro pericolosi viaggi.
IDUMO NO KUNI NO MIYATUKO NO KAMU YOGOTO
(Divine parole di congratulazione del Kuni no miyatsuko di Idumo)
Questo, l'ultimo e migliore dei norito nell Engi Shiki, viene
recitato a Corte ogni qualvolta un nuovo Kuni no Miyatuko di
Idumo (moderna Izumo nella prefettura di Shimane) ottiene la
nomina. Il Kuni no Miyatuko, prima viene nominato in una
cerimonia al Dajokan, poi viene investito con cerimoniale al
Jingikan; dopo queste cerimonie di investitura, egli ritorna ad
Idumo dove osserva l'astinenza rituale (Kessai) per un
anno. Dopo un anno, ritorna a Corte presentando offerte :
gioielli, una spada, uno specchio, stoffa rustica, un cavallo
bianco, due cigni bianchi, e molte carrozze di gioco. E'in
questo momento che viene recitato il norito. Dopo queste
procedure, il Kuni no Miyatuko ritorna nuovamente a Idumo e
osserva un altro anno di astinenza, passato il quale ritorna a Corte presentando le stesse offerte e recitando lo
stesso norito.
NAKATOMI NO YOGOTO
(Parole di congratulazioni del Nakatomi)
Questa
è una formula pronunciata dal prete capo Nakatomi nell'undicesimo mese del 1142 al Diajosai (Oho nihe no Maturi) tenuto
durante la cerimonia di insediamento dell Imperatore Konoe. Molti
vecchi libri menzionano questo norito in occasione dell' insediamento di un nuovo Imperatore durante il quale il
Nakatomi recita il Ama tu Kami no Yogoto, e l'Imbe presenta
lo specchio e la spada, i sacri simboli imperiali. Questa formula
è anche letta ogni anno al Nihi name no Maturi. Il testo del
norito appare nell'appendice di un diario (Taiki) tenuto
nel tardo periodo Heian dal sadajin Fujiwara no Yorinaga
(1120-1156). Benchè il testo citato è della particolare formula
letta per la prima volta nel 1142, molto tempo dopo la stesura
del Engi Shiki, si crede conservi fedelmente i vecchi schemi,
così che questa formula è considerata alla pari di quelle del
Engi Shiki. Dopo un breve passaggio introduttivo, il norito dal
un resoconto mitologico circa istruzioni divine per ottenere
l'acqua sacra per i pasti dell'Imperatore. La seconda
parte descrive il metodo con il quale il Kamu nihe no
Maturi è stato ottenuto e presentato, ed invoca benedizioni
divine sull'Imperatore.
MURO HOGI
(Formula del principe Woke di benedizione della casa)
Questo
norito, registrato nel Nihon shoki, è creduto un'autentica
benedizione della casa di grande antichità; certamente, fra le
formule rituali è una delle piè vecchie. Secondo il Nihon
Shoki, i Principi Oke e Woke, nipoti dell'Imperatore Richu,
fuggirono e si nascosero quando loro padre Iti no be Osi ha no
Miko fu ucciso dall'Imperatore Yuryaku. I due Principi
fuggirono nella terra di Harima occultando i loro nomi e grado,
per essere poi assunti come servitori da un signore locale
chiamato Sizimi no Miyake no Obito. Nel 481 Sizimi tenne una
celebrazione in onore di una nuova casa (nichi muro hogi) alla
presenza del governatore di Harima, Iyo no Kume be no Wodate.
Durante i lunghi festeggiamenti notturni, venne ordinato ai due
Principi di ballare. Dopo che Oke ebbe ballato, Woke si alzò e
pronunciò questa formula di benedizione della casa (muro hogi).
Così facendo rivelò la sua identità e quello del fratello,
creando molto stupore tra la folla là raccolta. La prima sezione
del norito impartisce una benedizione sul signore della casa
paragonandolo alla varie parti di questa; la seconda sezione
contiene un invito a bere; la terza sezione sembra avere qualcosa
a che fare con il ballo del cervo, un'usanza comune nell'antico Giappone.
KUSI YA TAMA NO KAMI
(Parole pronunciate da Kusi ya tama no Kami)
Questa formula, registrata nel Kojiki, appare essere un frammento di un
vecchio norito usato nel Grande Santuario di Idumo a Kiduki.
C'è un ovvio collegamento con la pratica di accensione del
Fuoco Sacro di questo santuario.
Secondo il Kojiki, dopo che Oho Kuni Nusi ebbe lasciato il comando della sua terra ai discendenti
dei Kami del Cielo, costruì il suo tempio sulla spiaggia di
Tagisi a Idumo e li si stabilì.
Le parole del Kojiki continuano:
"il nipote del Kami degli stretti marittimi, Kusi ya Tama no Kami, è divenuto il servitore del cibo" e quando
presentò le vivande, pronunciò la benedizione.
Kusi ya Tama no Kami, prese le forme di un cormorano e immersosi nel mare,
ne risalì con della creta in bocca. Con la creta costruì
innumerevoli vasi celestiali. Tagliati i gambi delle erbe marine,
con questi fece un mortaio per il fuoco, tagliati i gambi di
komo, fece un pestello. Con questi oggetti accese il fuoco.
MI OYA NO KAMI NO MIKOTO
(Formula di benedizione di Mi oya no Kami no mikoto)
Questa formula è scritta nel Hitachi Fudoki, un resoconto geografico del 715 AD, sulla terra di Hitachi, l'attuale prefettura di Ibaraki.
Si tratta di versi cinesi di quattro sillabe che rappresentano una sorta di canzone cantata dal Mi Oya no Kami, un Dio ancestrale giapponese, sul Monte Tsukuba.
Quando Mi Oya no Kami andò in visita ai vari Kami dei monti giapponesi, sul Monte Fuji, gli fu rifiutata l'ospitalità,
perchè stavano osservando il Mono Imi, l'astinenza rituale per la preparazione delNihi-name, la Festa del Raccolto.
Per questo motivo Mi Oya no Kami pronunciò una maledizione sul Monte Fuji e si spostò sul Monte Tsukuba, dove venne accolto nonostante il rituale.
Per raccontare la storia e come ringraziamento canto questa canzone.
Questo è la ragione per cui in questo giorno, secondo il Fudoki, nessuno scala le vette del Monte Fuji, ma tutti si recano sul monte Tsukuba per ballare, mangiare e cantare.
ITODE NO SAKAKI
(Parole pronunciate da Itode)
Questa formula conservata nel Nihon Shoki è di provenienza popolare, un certo
Itode, proveniente dal Kyushu settentrionale, la pronunciò per la prima volta nell'anno 199
al cospetto dell'Imperatore Chuai.
Per rendere omaggio all'arrivo dell'imperatore nell'isola di Hikesima ad Anato,
Itode addobbò la sua barca con rami di Sakaki, appendendo sui rami alti dei grandi rosari
e su quelli bassi degli specchi in rame bianco ed una spada lunga dieci mani che offri poi come dono
all'imperatore pronunciando le parole del norito.